Mercoledì 19 ottobre si è tenuto il Consiglio di Facoltà. Si è trattato dell’ultimo presieduto dal Preside Angelo Bianchi, che dal primo novembre lascerà ufficialmente il posto ad Andrea Canova, ordinario di Letteratura Italiana I. Lasciano inoltre la cattedra per sopraggiunti limiti di età e pensionamento i proff. Langella (Letteratura italiana moderna e contemporanea), Giovagnoli (Storia contemporanea) e Mazzucchi (Filologia bizantina).
È stato discusso brevemente l’andamento delle Commissioni Paritetiche dei corsi di studio, che in questi giorni hanno concluso i loro lavori passando il documento redatto ai Gruppi di Riesame. La professoressa Roberta Ferro, nuova referente per l’Assicurazione della Qualità, ha illustrato le prossime scadenze; ma un giudizio sui lavori è stato rimandato al Consiglio di Facoltà di novembre.
Noi rappresentanti di AS siamo intervenute in merito alle problematiche del corso di spagnolo erogato dal Selda, che negli ultimi mesi ha messo in difficoltà soprattutto gli studenti e le studentesse di Linguaggi dei Media. In particolare, abbiamo sottolineato come la frequenza alle lezioni di lingua – ormai indispensabile per poter accedere all’esame avendo anche solo la speranza di passarlo – infici la presenza ai corsi caratterizzanti: si tratta infatti di sei ore settimanali, che spesso si sovrappongono a quelle di materie più fondanti per il corso di laurea. Risulta oggi decisivo chiarire che cosa la Facoltà richieda dai corsi di lingua, perché solo avendo chiaro questo è possibile procedere a una ridefinizione degli stessi.
Abbiamo perciò chiesto che il dialogo iniziato con il Selda, che come primo frutto ha portato all’appello straordinario per i laureandi, non venga interrotto e sia anzi perseguito con tenacia. Il Preside ha assicurato la propria attenzione al tema, seguito dal Prof. Lombardi (coordinatore di Limed) che negli ultimi mesi ha seguito la vicenda da vicino.
Da ultimo, ci teniamo a sottolineare che la convocazione degli studenti al CdF di ottobre è giunta dopo sei mesi dalla precedente, nonostante più volte abbiamo chiesto di potervi partecipare. La scelta di escludere gli studenti è stata motivata in vario modo dagli interlocutori cui ci siamo rivolti, ma nessuna ragione ci è sembrata sufficiente. Riteniamo che la presenza della componente studentesca all’interno degli organi sia di fondamentale importanza affinché l’Università, specialmente la nostra facoltà, possa essere luogo di incontro tra docenti e studenti e di generazione di cultura. Per questa ragione, qualora dovesse riverificarsi una situazione simile non esiteremo a fare sentire le nostre voci.
Da ultimo, ci teniamo a sottolineare che la convocazione degli studenti al CdF di ottobre è giunta dopo sei mesi dalla precedente, nonostante più volte abbiamo chiesto di potervi partecipare. La scelta di escludere gli studenti è stata motivata in vario modo dagli interlocutori cui ci siamo rivolti, ma nessuna ragione ci è sembrata sufficiente. Riteniamo che la presenza della componente studentesca all’interno degli organi sia di fondamentale importanza affinché l’Università, specialmente la nostra facoltà, possa essere luogo di incontro tra docenti e studenti e di generazione di cultura. Per questa ragione, qualora dovesse riverificarsi una situazione simile non esiteremo a fare sentire le nostre voci.